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Piante officinali
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Crocus napolitanus

Crocus napolitanus Mordant & Loisel.


Sinonimi: Crocus vernus subsp. vernus
Famiglia: Iridaceae
Nome volgare:Croco, Zafferano maggiore.

Etimologia: Il nome generico Crocus è la trascrizione del greco kròkos = filamento con riferimento ai suoi lunghi stami, il nome specifico indicherebbe la provenienza.

Morfologia:
Pianta erbacea, perenne, con un piccolo bulbo sferico, alta 10-20 cm, con 2-3 foglie inferiori biancastre che avvolgono la base tubolare come una guaina, mentre le altre che compaiono poco dopo o durante la fioritura sono lineari, larghe 0,5 cm e lunghe quanto i fiori, con una caratteristica una nervatura centrale bianca.
Il fiore quasi sempre solitario è inodoro, ha una spata allargata di 5-6 mm. La corolla alla base ha forma tubolare, la fauce è ciliata e verso l’alto si divide in 6 petali (lacinie), subspatolati, in genere di colore violetto, spesso più scuri all’apice, ma a volte anche bianchi che misurano 8- 15-x 30-40 mm. Le antere sono gialle e lunghe 15 mm. e il pistillo che sovrasta le antere ha tre stimmi disposti a ventaglio di colore rosso-arancio. Ovario infero sotterraneo.
Il frutto è una capsula ovoide che racchiude molti semi.

Distribuzione – Habitat – fioritura:
Originaria del bacino Mediterraneo in Italia è diffusa dall’Appennino Settentrionale a tutto il meridione. Vive nei boschi e nei pascoli montani da 800 a 1500 m. dove fiorisce tra Aprile e Maggio.

Proprietà ed usi:
Come tutti gli zafferani oltre che in cucina viene utilizzato per le sue proprietà medicinali, aromatiche e coloranti.

Curiosità:

Conosciuto fin dall’antichità già Omero lo racconta presente nel talamo nuziale di Giove ed Era, gli antichi romani lo ritenevano portatore di allegria, ottimismo, bellezza, amore e vitalità proprie della giovinezza.